Sestriere ha storia di turismo con l’anima sportiva e connotazione di modernità. Questo spirito è sempre lì, nell’aria e nella gente, come all’inizio. Sembra che Il Colle non possa mai stare fermo, continuamente chiede di potersi rinnovare. Si fa sentire e parla delle esigenze del nuovo modo di stare fuori, non solo sulle piste ma anche per venire a guardare il mondo dal “Fronte Neve”, in relax, con negli occhi lo spettacolo di queste montagne. Sulla base di queste Premesse, l’Amministrazione Comunale di Sestriere intende realizzare la “Medal Plaza”: un nuovo luogo, dove possano muoversi o fermarsi le persone e le emozioni. Uno spazio aperto ed un edificio che, insieme, configurino una sorta di doppia piazza dove quella naturale, sottostante, è connessa e quasi generata da quella sopra, costruita al limite estremo dell’abitato, in affaccio sul teatro delle piste olimpiche. Le finalità pratiche sono volte all’ammodernamento e potenziamento delle strutture di supporto all’attività turistica della località. L’edificio si nasconde a chi si trova in paese e sul piazzale, mentre dalle piste invita ad avvicinarsi determinando un polo di attrazione non solo “di rientro” e quindi destinato al passaggio, ma anche di aggregazione permanente e di utilizzo continuativo. Dal lato delle piste la costruzione è in grado di sparire e riapparire a seconda della luce e dell’angolo visuale. L’articolazione dei volumi è fatta di sfalsi, aggetti, rientranze, trasparenze e opacità: solo riflessi di luce, di verde o di bianco. Vetro e acciaio sono scelte architettoniche in continuità con l’immagine di modernità che la località di Sestriere vuole comunicare, ma sono anche caratteristiche costruttive che consentono al fabbricato di perdere la pesantezza e la massa che un intervento di queste dimensioni di solito comporta. Strutture verticali in cls. a. sia per l’autorimessa che per il fabbricato polivalente. Per le strutture orizzontali, le necessità di grandi luci e di una notevole portata per i carichi accidentali (persone, neve e mezzi sgombraneve) ha fatto propendere per solai in lastre di calcestruzzo prefabbricate. Questa tecnica costruttiva consente inoltre di accelerare i tempi di esecuzione (senza casserature e con minori puntellamenti) e di avere le superfici finite senza necessità di intonaco. Per le parti piene delle pareti perimetrali è previsto un rivestimento finale in lamiera metallica traslucida che, insieme alla struttura in acciaio della bussola e della scalinata e agli sporti in vetro a sfaccettature triangolari, concludono in maniera non completamente definita i volumi, così da mitigare l’inserimento paesaggistico fino a costituire elemento necessario come trait-d’union tra il costruito ed il vuoto, per aiutare anche le altre costruzioni ad entrare a far parte dell’intorno ambientale naturale.
Progetto in collaborazione con lo studio AD83 Court Architettura_Cesana Torinese